Strappare Lungo i Bordi: la strategia di Netflix e Zerocalcare

Strappare Lungo i Bordi, la prima serie di animazione italiana prodotta da Netflix e scritta e diretta da Zerocalcare, ha fatto il suo debutto qualche settimana fa diventando subito trend del momento.

La miniserie ha già superato il record di ascolti ottenuto da Squid Game in Italia e su Twitter l’hashtag #strapparelungoibordi ha aperto il trend topic della settimana scorsa.

Ambientata nell’universo di Zerocalcare – pseudonimo di Michele Rech, famoso fumettista italianoStrappare Lungo i Bordi ha l’obiettivo di raccontare, attraverso uno stile comico, leggero e tagliente, le difficoltà quotidiane di generazioni senza risorse nè certezze (tranne quella del gelato!).

Strappare Lungo i Bordi: il fumetto diventa cartoon

Una delle caratteristiche che ha permesso a Strappare Lungo i Bordi di diventare il trend del momento è sicuramente la capacità di aver trasformato il fumetto in animazione, trasportandolo all’interno dello strumento di comunicazione del nostro tempo: lo schermo.

Proprio qui sta la bravura di Zerocalcare: negli ultimi anni – infatti – nessun fumettista o disegnatore italiano ha mai realizzato una serie ad hoc per una piattaforma streaming così importante come Netflix. (*fonte: Il Giorno)

Il colosso dello streaming e Zerocalcare hanno portato, quindi, l’animazione dell’arte fumettistica nelle case degli spettatori, aggiungendo – grazie a un team di professionisti – componenti di movimento e audio che si sono adattate alle esigenze dei telespettatori, offrendo una nuova e originale proposta e arricchendo il comparto animato di Netflix.

Il fumettista italiano – inoltre – è anche riuscito a sollecitare l’attenzione mediatica, attraverso una profonda storia verticale, con racconti di varia natura che disegnano un ritratto attuale di stati d’animo e preoccupazioni di ben tre generazioni: Generazione X, Millennial e Gen Z.

Station domination e gestione dei social

La prima stagione di Strappare Lungo i Bordi – però – è stata anche protagonista di un grande richiamo commerciale. La campagna di lancio – infatti – ha previsto una curiosa station domination a Roma, con banner creativi posizionati nelle metropolitane e nelle fermate degli autobus, che hanno spiegato il significato di “un botto de spazi”, seguendo sempre l’iconico tono di voce di Zerocalcare.

La campagna pubblicitaria è proseguita, naturalmente, anche sui social. Dopo l’uscita della miniserie, Netflix Italia ha deciso di affidare per 12 ore i propri profili Instagram e Twitter al celebre fumettista italiano.

Attraverso simpatici post con immagini rigorosamente a fumetti, Zerocalcare ha così raccontato il “dietro le quinte” della miniserie, focalizzandosi sul lavoro di squadra che ha portato al successo di Strappare Lungo i Bordi. Le Instagram Stories – poi – sono state utilizzate per creare engagement e interagire con gli utenti, attraverso lo sticker “Chiedimi quello che te pare” e l’ironico sottotitolo “Non facciamo finta che è spontaneo”.

I contenuti d’intrattenimento

Oltre la trama profonda e attuale che si rivolge all’universo dei giovani adulti, l’ennesimo successo di Netflix riguarda – ancora una volta – la sua strategia di marketing: dai poster pubblicitari utilizzati per la promozione di Strappare Lungo i Bordi, ai social utilizzati per interagire con la community e continuare a far parlare della nuova serie tv.

Con la rivoluzione digitale, infatti, i brand – e non solo – hanno la possibilità di enfatizzare l’interazione con gli utenti, coinvolgerli e attirare la loro attenzione con originali contenuti d’intrattenimento.

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