Le regole del web, così come quelle del marketing, cambiano in continuazione con strumenti e strategie sempre nuove, e la Gamification diventa una di queste.
È fondamentale che chiunque lavori nel marketing, per il successo delle proprie campagne, stia al passo con i tempi e sperimenti sempre nuove strategie, tra cui la Gamification.
In merito al web, se un marketer deve tenere conto della privacy degli utenti, deve però, allo stesso tempo, raccogliere più informazioni possibili riguardo a essi, in modo da profilare al meglio le campagne pubblicitarie. Proprio per questo le nuove strategie di marketing puntano a convincere gli utenti a conoscere il prodotto, a fidelizzarsi al brand in un processo discreto che fa leva sui sentimenti e la conoscenza.
Di certo una sfida per i marketers, ma che ha portato ad alcune tecniche interessanti. Perché proprio di sfida si parla quando si usa la gamification come strategia di marketing.
Cos’è la Gamification
Da qualche anno questo termine circola negli ambienti pubblicitari. Per gamification si intende la veicolazione del messaggio del brand attraverso i videogiochi, per cercare di convincere il player ad utilizzare il prodotto o il servizio pubblicizzato.
Vengono quindi utilizzati una serie di sistemi, tra cui quiz, bonus, test e ricompense, per promuovere prodotti e servizi e gratificare l’utente che risponde alle domande o partecipa a un sondaggio con dei premi. Un altro sistema molto diffuso è quello dei punti: per ogni attività effettuata o ogni domanda risposta, l’utente riceverà dei punti che gli porteranno dei vantaggi.
Lo scopo è naturalmente fidelizzare l’utente e sopratutto aumentare l’engagement, stimolando la voglia di mettersi alla prova, giocare e vincere. È un sistema che esisteva già nelle competizioni interne alle aziende – con il premio o riconoscimento all’impiegato del mese – e che si è semplicemente evoluto per adattarsi ai nuovi metodi di comunicazione e a nuove strategie aziendali.
Se la customer experience sta diventando il fulcro delle azioni di marketing, la gamification ne è un supporto fondamentale, mettendo al centro il consumatore e coinvolgendolo in un’esperienza unica, ricompensandolo e appagandolo.
Starbucks, McDonald’s, Nissan, ma anche brand italiani come Perfetti nel caso specifico delle caramelle Goleador, hanno sfruttato le nuove tecnologie – dunque app e risposte immediate da parte dei processori – per coinvolgere i propri clienti e stilare classifiche a punti e dispensare premi.
Perché la Gamification funziona
Come dicevamo, la gamification funziona perché agisce sui nostri istinti, sulla ricerca della vittoria e la soddisfazione che ne consegue. Queste campagne però sono efficaci perché sono semplici, immediate, ma nascondono un grande lavoro di preparazione, che comprende storytelling, il posizionamento del marchio, e sopratutto tanta creatività.
In generale però, la gamification è diventata uno strumento imprescindibile del marketing. È un ottimo modo per coinvolgere gli utenti, farli sentire importanti, divertirli, ma allo stesso tempo fidelizzarli a un brand senza essere troppo invadenti. E secondo alcuni report, tra cui quello di Gartner, nel 2020 vedremo crescere ancora di più le strategie di gamification!
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