In 30 secondi:
- Influencer aka Direttore Creativo;
- #sharethecreativity;
- masterpiece assicurato.
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Food and beverage, beauty, sport… Qualsiasi sia il segmento di mercato del tuo brand, ogni progetto ha bisogno in primis di essere ideato, poi sviluppato e condiviso, se vuoi che diventi un capolavoro.
Anche se può sembrare un processo lungo (lo è), nell’era della Creator Economy esistono dei consulenti artistici che ogni brand dovrebbe avere, o meglio, che ogni brand ha già: l’Influencer.
Step by step, questa relazione è diventata sempre più stabile e matura. Step by step, ti spieghiamo come.
Brand e Influencer: dalla parte della creatività
Oggi, la diffusione delle piattaforme social come TikTok e delle nuove tecnologie come l’AI facilita la creazione, la distribuzione e la monetizzazione dei contenuti, quindi il numero crescente di Influencer e Creator nel mercato.
I rapporti tra brand e Influencer infatti diventano le linee guida di un disegno più grande: una campagna di Influencer Marketing nel mercato sempre più in crescita della Creator Economy.
Ogni tratto della relazione tra brand e Influencer si fa più denso, compatto, incisivo, e al brief rigoroso e scrupoloso di qualche anno fa, oggi i brand preferiscono rispettare la libertà e la spontaneità dell’Influencer.
Com’è possibile?
È frutto dei risultati ottenuti: non è un segreto ormai che gli Influencer riescano a carpire e trasferire i valori del brand fino al cuore del consumatore. L’autenticità, il savoir faire, l’umanità e il linguaggio empatico degli Influencer indirizza le scelte d’acquisto dei consumatori di oggi: le nuove generazioni.
- il 58% della Gen Z afferma di fidarsi dei marchi dopo che un Creator o un Influencer ne ha parlato;
- +42% della Gen Z non dipende più dal portafoglio di mamma e papà.
Dall’ideazione alla raffigurazione del progetto, oggi brand e Influencer stanno dalla stessa parte: quella della creatività.
La collaborazione tra brand e Influencer
Come ogni pianificazione che si rispetti, anche i brand dopo lo schizzo iniziale hanno bisogno di sviluppare il vero e proprio progetto.
E se prima, durante questa fase, il brand aveva un’immagine ben chiara – incontestabile – dell’obiettivo da raggiungere, oggi pare che l’Influencer possa dire la sua.
Supporto del brand nella produzione di contenuti, coinvolgimento nell’ideazione sui media tradizionali e social, sviluppo del prodotto: oggi le aziende si rivolgono agli Influencer per qualsiasi input creativo. Una scelta che, grazie alla professionalità e all’affidabilità dell’Influencer, ha tutta l’aria di garanzia.
In prospettiva, quella tra brand e Influencer è una collaborazione, in cui l’Influencer diventa a tutti gli effetti Direttore Creativo.
Pharrell Williams, per il brand Louis Vuitton, ne ritrae perfettamente il ruolo: il cantante è stato fortemente voluto per il suo essere visionario, vicino all’arte, alla musica, alla moda e soprattutto al pubblico target. Una sintesi di creatività che ora può essere racchiusa nei valori di innovazione e imprenditorialità del brand.
Spoiler sul risultato finale del tuo progetto? Aiutaci a dire “un’opera d’arte”.
Parola d’ordine: condivisione
E se Tolstoj diceva la felicità è reale solo quando è condivisa, chi siamo noi per dargli torto?
Lo step finale di ogni progetto, infatti, è proprio la condivisione. E nell’era della Creator Economy il tuo pubblico sono le nuove generazioni: sensibili, inclusive, veloci e tanto altro, le NewGen hanno bisogno di qualcuno che parli la loro lingua.
E proprio Influencer e Creator hanno il brevetto di connessione con le NewGen: creano contenuti più autentici ed efficaci, che hanno un forte impatto sui social media, conquistando ad occhi chiusi la fiducia delle NewGen, aumentando quindi l’engagement su prodotti e servizi offerti, potenziando la brand awareness.
Nessun brand oggi è disposto a rischiare di rimanere all’ombra dei consumatori del presente. E tu?
Per il finale a colori del tuo brand, clicca qui e disegniamo insieme la tua campagna di Influencer Marketing.
