BeReal: il nuovo social che piace alla Gen Z

Nel panorama digitale è arrivato un nuovo social: BeReal!

Già pronto a sfidare piattaforme affermate come Instagram e Facebook, BeReal si propone come una piattaforma genuina che rispecchia in tutto e per tutto il mondo vero.

Lo stesso slogan rimarca questa visione:BeReal è la vita, la vita vera, e questa vita è senza filtri”.

L’app social sta guadagnando velocemente popolarità tra le nuove generazioni sulla base di una semplice premessa: Mostrare il tuo vero io”.

Ma come funziona concretamente BeReal? E in che modo promuove la trasparenza? Scopriamolo insieme!

Il social “senza filtri”    

BeReal vuole dimostrare di essere un social più autentico e “senza filtri”. Come?

Il divertimento inizia quando ogni giorno, ad un’orario variabile, tutti gli utenti di BeReal ricevono una notifica che li invita a scattare foto “doppie”, da catturare con entrambe le fotocamere – frontale e posteriore – del proprio smartphone

Dopo aver ricevuto la notifica che recita “It’s time to be real”, si hanno soltanto due minuti di tempo per postare la foto.

Gli scatti verranno poi condivisi all’interno dell’app con i propri amici, che avranno la possibilità di aggiungere commenti o reazioni (RealMojis, ovvero selfie che imitano le emoji) al contenuto.

Cosa succede se qualcuno posta gli scatti in ritardo o non li condivide affatto? 

Gli utenti possono comunque postare le loro foto successivamente, ma queste immagini saranno contrassegnate con il numero di ore di ritardo rispetto a quando sono state realmente pubblicate.

Al contrario, se si decide di non postare, gli iscritti non possono vedere i contributi degli altri utenti, oscurati con una CTA che invita a postare prima un “BeReal”.

In sostanza, quindi, non esistono nè filtrilike.

Gli iscritti possono mettersi in posa o sistemarsi rapidamente i capelli, ma il più delle volte sono invitati a condividere qualsiasi cosa stia accadendo nella loro vita in quel determinato momento. Non importa quanto improvvisata o poco glamour.

Il fatto di poter pubblicare solo una volta al giorno riflette quanto affermato dall’azienda: vivere la vita reale senza filtri.

BeReal, infatti, non vuole spingere gli utenti a restare incollati all’app. Anzi, dopo aver pubblicato il proprio contenuto giornaliero è possibile guardare soltanto quelli pubblicati dagli amici.

BeReal – in sostanza – desidera che si dedichi il giusto tempo al social e che questo non diventi parte rilevante della vita degli utenti.

Sarà questo il motivo per cui i download dell’app stanno crescendo vertiginosamente?

Dietro le quinte di BeReal

​​La società dietro BeReal, che ha sede a Parigi, è stata co-fondata nel 2019 da Kévin Perreau e Alexis Barreyat.

Gli investimenti arrivano da un gruppo di company con sede negli Stati Uniti, tra cui Andreessen Horowitz, Accel Partners e DST Global.

Secondo una dichiarazione al sito Protocol, Barreyat ha raccontato di aver deciso di creare un proprio social network dopo aver lavorato a stretto contatto con gli Influencer e conosciuto la loro “estetica patinata”.

“Dopo essere stato infastidito da tutte le stupidaggini sui social media, ho deciso di lanciare il mio”, ha scritto Barreyat in un post su LinkedIn.

Anche se BeReal è stato lanciato nel dicembre 2019, la maggior parte dei download fino ad oggi (circa il 65%) ha avuto luogo nel 2022, portando l’app in cima alle classifiche di tutto il mondo.

Secondo Apptopia – infatti – BeReal è già al quarto posto per download negli Stati Uniti, Regno Unito e Francia dopo i primi mesi del 2022. Preceduto solo da social affermati, come Instagram, Snapchat e Pinterest.

Il successo dell’app è dovuto principalmente alla rapida diffusione del passaparola tra i giovani utenti, forse perché l’app non utilizza alcun tipo di pubblicità.

Inoltre, secondo quanto analizzato da data.ai, BeReal è diventata una delle app più scaricate dalla Gen Z. Per lo più, infatti, sono proprio i nativi digitali ad utilizzare questa nuova piattaforma. 

Il rapporto con la Generazione Z 

Il successo di BeReal tra le nuove generazioni è da ricercare nell’autenticità di ciò che si condivide ogni giorno.

La nuova piattaforma, infatti, prova ad umanizzare l’esperienza sui social media, abbandonando like, filtri o follower e offrendo agli utenti più giovani la possibilità di mostrarsi in modo naturale

L’obiettivo, quindi, è creare uno spazio in cui le persone possono condividere momenti di vita quotidiana, senza dare eccessiva importanza a ciò che si pubblica.

Una domanda, però, sorge spontanea: per gli iscritti non sarà problematico dover interrompere le proprie attività così all’improvviso, solo per postare un contenuto?

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